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      L'avvocato Thompson spera molto dal governatore. Io, niente. Non spero piś che nell'azione dei compagni e dei lavoratori.
      Di ciņ che avviene in Italia, la stampa attendibile puņ dire ben poco - ma quel poco dice molto.
      Ahi! povera mia Italia!
      Ma sempre coraggio: «ai forti e agli audaci - Le vie dell'avvenir s'apron sicure».
      Noi viviamo ancora; la vita č vittoria quindi siamo vittoriosi.
      Ti terrņ al corrente di ogni cosa.
      Ti bacio e abbraccio unitamente a tutti di casa. Tuo fratelloBartolomeo
     
      18 novembre 1926
      PS. In questi ultimi giorni l'opinione degli americani si č volta in nostro favore. Giornali e persone chiedono la destituzione del giudice Thayer; si rivolgono al governatore e al presidente per una commissione di investigazione. Ieri furono qui le signore Evans ed Herman; sono molto ottimiste. Credono che la Corte dello Stato ci concederą la revisione. Comunque: non illudiamoci.
      Due giorni fa morķ il marito della signora Henderson. Egli era colpito da paralisi da oltre un anno.
     
      5 dicembre 1926
      Carissima sorella,
      ho ricevuto la tua del 16 novembre ultimo e l'accluso editoriale del Popolo d'Italia.
      Io vi scrissi diverse lettere dal giorno della decisione in qua, e una o due poco tempo prima.
      Sono perciņ meravigliato di apprendere che voi non ne riceveste alcuna prima dell'11 novembre u.s.
      Temo che siano state ritenute in qualche posto...
      Ma voglio sperare che a quest'ora ne avrete ricevuta qualcuna e che esse vi abbiano confortato.
      Tu mi chiedi notizie dettagliate della causa e del suo andamento.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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