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      «Per quanto noi riguardiamo la clemenza come divina, noi Vi preghiamo piuttosto per giustizia. Permetteteci, On. Governatore, di ripetere che noi crediamo nell'innocenza del nostro congiunto.
      «Essendo informati che molte persone del Vostro Stato e della Vostra Nazione, fra le quali cittadini di grande posizione, reputazione, intelletto e integritą, Vi domandano di nominare una Commissione di Vostra fiducia per revisionare i fatti del caso e riportare a Voi e al Vostro concilio, noi domandiamo ci sia permesso di unire le nostre alle loro preghiere a Voi, On. Fuller, a nominare tale commissione e poi agire secondo i dettami della Vostra coscienza.
      «Noi siamo tutti innocenti e crediamo il nostro congiunto innocente. Sette anni di ineffabile angoscia e tragedia per lui e per noi sono prezzo sufficiente per gli altrui errori e odi.
      «Perdonate, On. Fuller, questo grido del nostro sangue. Noi sottomettiamo la nostra petizione a voi con confidenza, speranza e rispetto».
      Se poi credeste meglio di modificarla, fate pure, ma attenetevi alla sostanza.
      Per modificarla la dovreste scrivere in italiano, inviarla al console italiano in Boston, pregandolo di tradurla e presentarla - cosa che egli farebbe di certo.
      Anche se la lasciate cosķ, io credo meglio che la indirizziate al console, pregandolo di recapitarla. Non ho il suo esatto indirizzo, ma il seguente, credo, sarą sufficiente. Marchese Ferrante di Ruffano, Regio Console d'Italia in Boston, Italian Consulate in Boston, Mass., Stati Uniti d'America.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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