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      Non sono affatto scoraggiato perché nulla mi può scoraggiare. Del resto, ora te lo posso dire - non mi sono mai aspettato del bene dai giudici delle Corti capitaliste. Come sputai sulla faccia del giudice quando stava per sentenziarmi: «Tu eri deciso di assassinarci prima che il processo cominciasse; nessuna giuria americana avrebbe dichiarato colpevole un cane ammazza-galline con le prove prodotte contro di noi; e con le prove da noi presentate alla Corte suprema, essa non avrebbe respinto il ricorso neppure a un cane lebbroso». I giudici delle diverse corti formano una società reazionaria a delinquere contro il divenire. Essi preferiscono naturalmente sostenere Thayer. Essi sanno che un nuovo processo ci metterebbe in libertà e rivelerebbe i falsi, i brogli, la disonestà e la malafede dei persecutori.
      E per ciò rifiutarono tutti gli appelli. Il caso è oramai quasi o totalmente esaurito e perduto dinanzi alle corti. Ma tutt'altro che definitivamente perduto.
      La costituzione del Massachusetts dà potere al governatore, che è la suprema autorità esecutiva dello Stato, di revocare o commutare qualunque sentenza sia per clemenza o per giustizia. L'ufficio del governatore è inondato da una marea di proteste, preghiere, minacce e avvisi sul da farsi nel nostro caso.
      Abbiamo contro di noi la sola parte reazionaria della media borghesia. Tutto il resto dell'America ci è in favore.
      I cattolici, gli episcopali, i presbiteriani, i quacqueri, i liberi pensatori, gli atei, tutta l'intelligentia, professori, scienziati, letterati, quasi l'intiera stampa della nazione e, ciò che piú conta, la miglior parte del popolo americano e la scolaresca di quasi tutte le università e collegi.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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