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      Cosicché ora la borghesia stessa chiede riparazione alla autorità a scopo stesso di conservazione. Vedi, mi è stata inviata copia di un editoriale che apparirà sul Boston commercial reporter di Boston, il quale è un bollettino mensile dei grandi commercianti degli Stati Uniti, i quali, in principio, furono proprio quelli che, uniti con i grandi industriali, volevano perderci. Ebbene, quell'editoriale, che apparirà nell'edizione di giugno, chiede niente di meno che o una completa investigazione o il nostro rilascio immediato. E dice anche: «Noi abbiamo già ripetuto questo nostro desiderio, ed è strano che la nostra parola, usualmente accettata dalle autorità, debba in questo caso essere ripetuta».
      In verità il giornale non aveva mai parlato, ma l'autore allude a parecchi grandi commercianti che sono da tempo in nostro favore.
      E ora fo punto. Spero che domani verrà Giorgio Branting che è arrivato oggi alle tre, e cosí potrò inviarti questa lettera.
      Vi bacio e abbraccio tutti.
      Tuo affezionatissimo fratelloBartolomeo Vanzetti
     
      15 giugno 1927
      Carissima Luigina,
      ho tardato un poco a scriverti perché mi aspettavo che il governatore avrebbe posposta la data dell'esecuzione. Ieri sera, verso le otto, vennero a trovarci i nostri due avvocati, signori Thompson e Ehrmann, e ci dissero che fra giorni il governatore annuncerà l'aspettato posponimento, per dare tempo alla commissione dei tre di investigare e studiare il caso. Egli, intanto, continua a interrogare i testimoni, di entrambe le parti, dei due processi.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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