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      Nondimeno con voi sempre mi obbligo tenerne, e da voi piglierò licenza di fermar la voglia e la penna, e come prudentissimo e intendentissimo me iscusare doverete del difetto di lingua e dell'ortografia, e del mal continuato soggetto, e degli altri difetti che troverete in questo mio rozzo scritto; pregandovi che mi affatichiate in quelle cose dove io vaglio qualche poco, chè grata mi fia per voi ogni fatica. Io avevo pensato con pochissimi versi dirvi quello che mi sovvenne in mente in principio; ma poi la mente, che è mossa, non so da chi m'ha fatto trascorrere tanto, che m'è venuto più d'un foglio scritto, non già che di questo io mi penta, confidandomi nella vostra umanità se vi ho dato lungo fastidio. Pregovi che questo mio malo scritto appresso a voi il vogliate tenere a causa che altri piacere di ciò a pigliare non se ne abbia, che per molte ragioni io non averei forse con nessuno altro tanto largamente scritto. Pregovi che mi amiate di cuore, come io voi amo. Bene valete.
     
     
      XXI.
      Giorgio Vasari a M. Benvenuto Cellini.
     
      Il volere, M. Benedetto mio onorandissimo, dimandare a me di quel che intendo circa la maggioranza e difficultà della scultura e pittura, io non vorrei far sì, per l'animo che tenuto ho, e tengo ancora inverso le dottissime azioni che voi conosceste, che per il primo servizio che chiesto mi avete io non volessi farlo, anzi ho di grazia ai cenni vostri d'essere ubbidientissimo; ma mi è parso che vi siate fondato molto male a dimandar me di tal cosa; e Dio il volesse che io fossi abile a soddisfarla, per potervi nel gran giudizio vostro riuscire quel che di me vi promettete, e non quelle che so d'essere io stesso.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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