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      Non lascerò spesso di vedere se egli manda qualche cosa costì, e, se così è, con le diligenze necessario gli consegnerò li suddetti quadretti, incassati in quel modo che ella m'accenna; ma se si presentasse in questo mezzo qualche altra buona occasione, me ne servirò. Stia V. S. sicuro che farò quanto potrò, acciò prestamente e sicuramente il negozio le sia mandato. Non potrei se non replicare a V. S. quello che scrissi per l'ultima mia del fatto del padre Ferrari, avendomi scritto monsù de Chantelou per risposta di quello che lo pregai queste istesse parole = Bisogna rimettere il negozio di questi signori, cioè del padre Ferrari e dell'Angeloni(206), al mio viaggio per Roma, che sarà al fine di maggio. Se dice il vero, non lo so, potendosi congetturare quello che si può aspettare per le tante cose da lui promesse finadesso, le quali non ha attese. Delle Madonne, dei libri di Pirro Ligorio, e di quelle cose che m'importano assai, non ne posso cavare alcun costrutto. Non v'è poi che tormenti più la mente di questi uomini, che il pensar più d'una volta a una cosa: dico questo, tacendone molte che la carta non può soffrire.
      Supplico umilissimamente V. S. illustriss. di favorire verso l'eminentiss. cardinal Barberino un amico mio caro, detto maestro Francesco Bonnomes, sottodiacono della città di Nantes, pretendente d'un canonicato della chiesa di Rennes, sopra di cui verte lite, ec. Aggiungerò questa grazia al numero di tante altre, che ho ricevuto e ricevo giornalmente dalla sua benignità, ec.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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