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      Scriverò poi, e farò sapere chi sarà quel corriero, quando si avrà da partire, e con qual patto porterà la detta cassa, e se sarà pagata o no.
      Per il negozio del padre Ferrari non ne dirò altro. Dicesi che monsù de Chantelou vada a Roma quanto prima; e costì, se n'averà però commissione, potrà servire il detto padre, conforme n'avea data la speranza. Dell'altre cose tacerò ancora, perchè il fargliene sovvenire non ha giovato.
      Mi sento di nuovo soprammodo obbligato a V. S. che mi dà occasione di servire l'eminentiss. sig. cardinal Barberino del disegno dell'istoria di Scipione; mi dispiace però d'essermi privato del pensiero che ne feci prima del partirmi di Roma, essendomene rimasta solo l'idea, la quale, col tempo che potrò rubare, metterò al netto nel miglior modo che potrà la mia tremante mano, e con quella giungerò, conforme a quanto V. S. mi scrive, due parole le più divote e le più umili che potrò, per ringraziar sua eminenza dell'onore che mi fa di ricordarsi di me, e per pregarla di accettare quello per segno di tributo della mia servitù. Mi arrossisco in conoscermi suggetto così debole, che in niun modo posso corrispondere agl'infinili obblighi e favori che giornalmente ricevo dalla benignità sua, se non coll'affetto.
      Ultimamente il sig. Bordelot venne da me da parte di V. S. ad offerirmisi, per quanto può, ed invitarmi a servirmi di lui, come ancora per questa presente de' 24 aprile vedo pienamente quanta è la bontà di V. S. e del benignissimo suo fratello verso di me, che non posso far altro se non cercar di servire con tutto il cuore tutti questi signori amici di V. S. come se fusse ella propria: e le bacio umilissimamente la mani.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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