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      Vi do nuova d'aver già venduti i due miei quadri grandi all'Imbasciatore di Venezia, cavaliere di straordinaria compitezza, il quale venendomi a visitare, si sforzò far di me quella stima, non ancora espressa con parole da bocca di personaggio simile, a segno tale che m'obbligò a dargli i due miei quadri alla prima sua offerta, che da un suo gentiluomo, e mio conoscente, mi fece fare. Il pagamento fu di ducati 300, il qual prezzo, tuttochè non sia a proporzione della fatica de' miei quadri, è però vantaggioso ai miei fini.
      Vi supplico dunque, occorrendovi detta somma di danaro, a prevalervene con quella libertà e schiettezza d'animo, con la quale ve l'offerisco, avendovi più d'una volta detto che non ho cosa in questo mondo, che a parte con voi non l'abbia; e se voi non lo fate, crederò sempre che voi crediate che lo dica per complimento.
      Ricciardi, che v'ha consacrato tutto il suo arbitrio e tutto il suo affetto, deve ancora offerirvi ogni sua sostanza.
      La canzone, se me la manderete, mi sarà cara, perchè è parto del vostro ingegno; ma, per dirvela con schiettezza, in sentir Cascina(224) mi vien voglia di cacare, non essendo soggetto questo da cantar fra i Volunni Bandinelli e Salvador Rosa. Intendetemi sanamente.
      Qui le vampe Nemee si vanno preparando bestialissimamente, e per certo, che sempre mi confesso più minchione a voler fare l'estate a Roma. Ma voi avete colpa di ogni inconveniente, ed a suo tempo me ne pagherete il fio. Saluto tutti codesti signori, e mi farete grazia dire al sig.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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