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      Nella festa di S. Giovanni Decollato di quest'anno ho esposto un mio quadro grande, con figure quanto il vero, dell'istoria della Congiura di Catilina(235), espressa per l'appunto conforme la descrive Sallustio, ed in particolare agl'intendenti è straordinariamente piaciuta. Ve ne do parte, perchè così devo con un amico, quale voi mi siete; del resto vi prego a darmi qualche avviso di vostra salute, e di credere che con me non vive memoria più tenace che quella del vostro affetto; e Iddio vi conservi. Di Roma, questo dì 8 di settembre, 1663.
     
     
      CXCIX.
      Salvador Rosa a Gio. Batista Ricciardi.
     
      Resto straordinariamente maravigliato che un cervello come il vostro si sia lasciato ridurre fino a questo giorno per esperimentare quanto vaglia, e di che tempra si sia Salvador Rosa nell'amicizia.
      Ma se voi non ischerzate, m'è forza il credere che codesta vostra libertà nel pungermi non derivi che dal considerarmi in qualche parte vostro obbligato. Quando ciò fusse, soffrirò ogni vostra libertà, ma sino a' limiti del dovere, ricordandovi che nè io nè voi siamo Iddii, e che se voi siete uomo, e uomo grande presso di me, io non pretendo d'esser cetriuolo presso degli altri.
      Dunque per avervi detto di non voler fare nelle vostre tele non più che due o tre figure, tanti schiamazzi, rovine, scapricciature, esperienze, vele di Serse, ed altre infinite querele imprudenti che non l'averia dette un Pasquale, ed incolparmi di peccato ch'io non saprò mai commettere? Chiano (dice lo Napolitano), non tanto frusciamento; che quand'anco mi fussi ristretto non in due o tre, ma in una sola figura di mia mano, averei creduto che fusse stata bastante per contentar voi, e sofficientissima a servir di compagna non solamente alla vostra ridicola bambocciata, ma (viva Iddio) a qualsivoglia pieno quadro di mano di pittore primario.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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