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      Il mio signor Giulio Martinelli anch'esso si ritrova in un fondo di letto con le gambe tutte impiagate, e, quel che più importa, con 75 anni in su le spalle. Il cielo sia quello che liberi e l'uno e l'altro, e conceda a voi tutto il ben che desiderate, mentre io di tutto cuore vi abbraccio e riverisco. Di Roma, questo dì ultimo d'ottobre, 1665.
     
     
      APPENDICEAL PRIMO VOLUME.
     
      I.
      Leonardo da Vinci a Lodovico Sforza detto il Moro.
     
      Avendo, sig. mio illustrissimo, visto e considerato ora mai a sufficienza le prove di tutti quelli che si reputano maestri e compositori d'istrumenti bellici, e che le invenzioni ed operazioni de detti istrumenti non sono niente alieni dal comune uso, mi sforzerò, non derogando a nessuno altro, farmi intendere da V. eccellenza, aprendo a quella i segreti miei, ed appresso offerendoli ad ogni suo piacimento in tempi opportuni, spererò con effetto circa tutte quelle cose che con brevità in presente saranno qui sotto notate:
      1. Ho modo di far ponti leggerissimi ed atti a portare facilissimamente, e con quelli seguire ed alcuna volta fuggire i nemici; ed altri sicuri ed inoffensibili da fuoco e battaglia, facili e comodi da levare e ponere, e modi di ardere e disfare quelli de' nemici.
      2. So in la ossidione di una terra toglier via l'acqua de' fossi, e fare infiniti pontigatti a scale ed altri istrumenti pertinenti a detta espedizione.
      3. Item, se per altezza di argine o per fortezza di loco e di sito non si potesse in la ossidione di una terra usare l'ufficio delle bombarde, ho modo di minare ogni roccia o altra fortezza, se già non fosse fondata sul sasso.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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