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      Esso passò dalla presente vita alli due di maggio con tutti gli ordini della santa madre Chiesa, e ben disposto. E perchè esso avea lettera del cristianissimo re, che potesse testare e lasciare il suo a chi gli paresse... senza la qual lettera non potea testare che valesse, che ogni cosa sarebbe stato perso, essendo così qui costume, cioè di quanto s'appartiene di qua, detto Leonardo fece testamento, il quale vi avrei mandato se avessi avuto fidata persona. Io aspetto un mio zio, quale vienmi a vedere, trasferendo sè stesso di poi costì a Milano. Io glie lo darò, ed esso farà buono ricapito, non trovando altro in questo mezzo. Di quanto si contiene circa alle parti vostre in detto testamento, altro non vi è se non, che detto maestro Leonardo ha in s. Maria Nuova nelle mani del Camerlingo segnato e numerato le carte, 400 scudi di Sala, li quali sono a 5 per 100, ed alli 6 d'ottobre prossimo saranno 6 anni passati; e similmente un podere a Fiesole, quale vuole sia distribuito infra voi. Altro non contiene circa alle parti vostre, nec plura, se non che vi offero tutto quello vaglio e posso, prontissimo e paratissimo alle voglie vostre, e di continuo raccomandomi.
      Dato in Ambriosa, die primo junii, 1519. Datemene risposta per i Pondi.
      Tanquam fratri vestro, Franciscus Meltius.
     
     
      V.
      Cesare Borgia di Francia, duca di Romagna, ec., ai luogotenenti, castellani, condottieri, ec.
     
      Commettiamo e comandiamo che al nostro prestantissimo e dilettissimo famigliare, architetto ed ingegnere generale, Leonardo Vinci, di questa ostensore, il quale di nostra commissione ha da considerare li lochi e fortezze de li stati nostri, a ciò che secondo la loro esigenza, e suo giudizio possiamo provederli, debbano dare per tutto passo, libero da qualunque pubblico pagamento, per sè e li suoi amichevole ricapito, e lasciarli vedere, misurare, e bene estimare quanto vorrà, e a questo effetto comandare uomini a sua requisizione, e prestarli qualunque aiuto, assistenza e favore ricercarà, volendo che delle opere da farsi ne li nostri dominj qualunque ingegnere sia astretto conferire con lui, e con il parere suo conformarsi, ec.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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