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      E raccomandandomi alle molto magnifiche SS. VV., li bascio le mani. Il 26 maggio, 1583.
     
     
      XVI.
      Martino Bassi al signor dottor Guido Mazzenta.
     
      Illustrissimo signor mio, Se quando l'anno passato mi mossi per dare contezza nel venerando capitolo di s. Lorenzo a V. S. dei dubbi ch'ella eccitava intorno alla fabbrica d'essa chiesa, o quando dopo udii lei ragionare di empiture de' fianchi, di empiture de' campanili, o siano torri, e di accrescimenti de' secondi colonnati per la tribuna, ed altre sue proposte, avess'io inteso e creduto quello che ora ragionandosi nella corte archiepiscopale ho di lei udito accertare, che, cioè, a sue spese (atto segnalatissimo) voglia far fabbricare e perfezionare la volta grande della cupola di essa chiesa, non solo non mi sarei affaticato con proposte, con argomenti e con comparazioni a dimostrare al venerando capitolo le proporzionate corrispondenze, la fermezza, l'utile e la venustà d'esso tempio, e che quelle sue empiture fossero soverchie, ma avrei di subito al valore ed alla tanta magnificenza e liberalità sua ceduto, con lasciarla del suo proprio operare anche a modo suo, come ora le protesto di fare, poichè più potrà in me un affetto ardentissimo dell'utile e bene pubblico, e dell'onore suo pubblico e privato, che quel poco di grido, che da ciò me ne fosse mai per dovere, o potere avvenire. E pur troppo mi accontenterò anche che l'opera, al segno che si trova, parli per me, e si vegga come sta, senza che V. S. ed altri, senza molte altre voci, procurino il mio ostracismo dalla cura d'essa fabbrica, alla quale non solo non mi mostro, o mostrerò mai contrario (tuttochè per l'obbligo e riverenza ch'io tengo alle santissime ossa di chi me ne diede la cura, sarei obbligatissimo a non ritirarmene per qualsivoglia accidente che vi si interponesse, e maggiormente sarei obbligato per la confermazione dell'illustrissimo e reverendissimo arcivescovo mio signore e padrone); ma mi esibisco prontissimo alla confermazione e convalidazione d'un tanto bene e pubblico e privato.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





Bassi Guido Mazzenta