Pagina (386/422)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Lo stesso ordine fregerà ancora la porta, che avrà due colonne di mezzo rilievo. Mi scordava di dire che i capitelli, tanto delle colonne della faccia, che le minori della porta, saranno di un diametro ed un quarto, misura ordinariamente adottata da Vitruvio, che in ogni lavoro, ma principalmente in così cospicuo edificio, mi propongo di seguire.
      Circa i materiali, le dirò che le muraglie e le volte, tanto della tribuna che delle cappelle, come ancora i fogliami de' capitelli, si faranno di pietra cotta; mentre le basi, le imposte, le trabeazioni, le finestre, le porte, e tutta la facciata, saranno di pietra d'Istria.
      In somma io faccio quanto posso perchè quest'edificio riuscir possa di piena soddisfazione di questa serenissima repubblica, ed a maggior gloria di Dio. Ho sempre creduto che se in fabbrica alcuna è da essere posta opera ed industria, acciocchè ella con bella misura e proporzione sia compartita, ciò senza alcun dubbio si deve fare nei tempj, ne' quali esso fattore e datore di tutte le cose, Dio Ott. Mass., debb'essere da noi adorato, e, in quel modo che le forze nostre patiscono, lodato e ringraziato di tanti a noi fatti beneficj. Per il che, se gli uomini nel fabbricarsi le proprie abitazioni usano grandissima cura, sono certamente obbligati ad usarla molto maggiore nell'edificar le chiese; e se in quelle alla comodità principalmente attendono, in queste alla dignità e grandezza di chi ha da esservi invocato e adorato devono riguardare.
      Mi vien detto dal conte Francesco Trissino, che ella ha già preparata gran parte della materia per fabbricare la sua casa, la quale, essendo in un bellissimo sito sopra la strada principale della nostra città, la destina piuttosto all'ornamento della patria, che al proprio bisogno, e che tutti codesti signori desiderano che si metta mano all'opera.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





Vitruvio Istria Dio Dio Ott Francesco Trissino