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      E perchè quasi tutte l'arti, e principalmente l'architettura, son composte di teorica e di pratica, è necessario per venire a qualche eccellenza, non solo speculare, ma ancora porre in opera. Ma non potendo costoro al presente fabbricare han volto lo studio a contemplar le cose antiche fabbricate; onde, congiungendo i precetti degli scrittori con gli esempi e avvertimenti che si traggon dall'opere, si sforzeranno, come meglio si può, volger gli occhi all'una parte e all'altra. Degli scrittori essendo spenti quasi tutti gli altri greci e latini, seguiranno Vitruvio, come quegli che quasi solo ci è rimaso, e come autore, il quale (come esso dice) ha scritto appieno tutte le parti dell'architettura. Dell'opere, piglieranno prima gli esempi da quelle che con maraviglia d'ognuno si veggono in Roma; nè mancheranno di avvertire alcune altre di fuore, delle quali possono aver certa e vera notizia come sian fatte, e con quali regole e con quale artifizio. Ma perchè l'uomo naturalmente è ordinato a giovare agli altri, e non solo a' presenti, ma ai lontani, e a quelli che verran di poi, però disegnano che dagli studi loro nascano frutti utili al mondo, componendo più libri, parte dell'istessa architettura, parte d'altre cose congiunte e connesse con quella, avendo sopra tutto animo di dichiarare le parole e i sentimenti di Vitruvio, il quale autore, per la difficoltà della materia, per la novità dei vocaboli, per l'asprezza delle costruzioni, per la corruzion de' testi è giudicato da ciascuno più che ogni oracolo oscuro.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





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