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      L'altra sarà per via di scultura, mostrando che maniera di scultura sia quella, in che parte sia buona; dove maravigliosa, dove manchi. S'ella è di mezzo rilievo, se di basso, se spiccato; s'ella è maniera pastosa, s'ella è secca; di che secolo paia; e insomma si sporrà tutto quello che per l'arte dello scultore si può avvertire. Così ancora si farà un'altra opera delle statue, ritraendole tutte in un libro; dichiarandovi appresso, prima, che statua ella sia, e perchè ragioni o segni, o autorità o conietture si comprenda. Ponendovi ancora, quando si possa sapere, il tempo in che fu fatta, e il nome del maestro che la fece. Dipoi di che bontà ella sia, o che mancamento ella abbia, e che maniera. E perchè in Roma sono molte altre sculture in fregi, in tavole, e in altre cose spezzate, si farà un'altra opera di ritratti di tutte queste altre cose col medesimo ordine; dichiarando particolarmente ciascuna sua istoria, e appresso la bontà o mancamento dell'arte. Segue appresso un'altra fatica di ritrarre tutte le modinature antiche, che si trovano, come di porte, fregi, architravi, e simili cose, le quali ad ogni architettore son sommamente necessarie, perchè in quelle si conoscon per esempio le misure e le regole di tutte, come si debban formare; li quali ordini saranno in questa opera dichiarati appresso di ciascuna modinatura. Un'altra operetta s'aggiugnerà dei vasi antichi, così di quelli che chiamavan Labri, come degli altri, ritraendoli similmente in figura, e dichiarando di che materia sono, qual sia la lor forma, e a che uso servissero, e dove al presente se ne trovi.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





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