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      Tralascio di rimostrarle l'assiduità e applicazione passata in sì breve tempo, come riconoscerà dalli studi fattimi vedere in due sere, dalle copie de' famosissimi quadri del Coreggio(44), studio veramente da desiderarsi; ed il medesimo signor Pucci ne ha conseguito la sorte, ma contrastatagli dai tempi strani, come sentirà, ec.
      VS. ill. intanto pensi a comandarmi, e credermi immutabilmente, ec. Roma, 3 dicembre, 1716.
     
     
      XXXVIII.
      Benedetto Luti al sig. Ant. Dom. Gabbiani.
     
      Con mio rossore sento che fosse VS. ill. in galleria di S. A. R., dove vedesse il mio ritratto. So bene non esser degno di tanto onore d'esser collocato in luogo d'alto merito; e per quanto abbia fatto per sottrarmi, conoscendo bene il mio dovere, non è stato possibile liberarmene con il cavaliere inglese, che in ogni conto mi è convenuto compiacerlo. Mi consola per altro il di lei gradimento a misura della clemenza di S. A. R., e ne devo tutti gli obblighi al dependere da lei ed al suo merito, riconoscendo tutto tutto dalla somma sua virtù e bontà avuta per me. Intanto ne rendo le maggiori grazie al Cielo ed a VS. ill.
      Ho sentito con sommo piacere l'annunzio che mi fa dopo trenta anni delle buone feste, e l'animo che ha di nuovamente rifarlo, come è sortito ben degnamente, e per comun benefizio della sua persona. Mi ardirò di supplicarla di compiacersi di far fare una copia di detto ritratto da uno de' suoi scolari, o da ogni altro, disegnato in mezzo foglio reale per alto, essendomi impegnato per amico dilettante, e che forse darà simili ritratti alle stampe con una breve e succinta vita.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





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