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      Quando siamo in luogo basso, non possiamo vedere le cose più basse di noi. Se sopra di un monte si volesse con tutta esattezza prender copia della bellissima valle di Firenze, guardando verso Prato, disegnata ch'ella fosse, non vi saria caso di capire se Prato sia più alto di Fiorenza, o se più basso; la ragione si è, perchè diviene eguale all'altezza del monte suddetto. Per via di profilo il tutto si può chiaramente rappresentare, e con regola di prospettiva. In materia tale meglio mi spiegherei a bocca, e meglio con il pennello alla mano di quel che io faccio con la penna. Per maggior intelligenza soggiungo che non si può rappresentar una scala regolata che vada all'ingiù senza vederla o in faccia o in profilo, a motivo che essendo sopra la medesima, distante dal suo primo gradino tre volte più della sua larghezza (giusta sua proporzione di veder in un'occhiata dall'una all'altra parte) non si potrebbe scoprir il gradino secondo, e tanto meno il suo termine. Pure con piantarvi sopra delle figure, statue, o altri oggetti, i quali vengano a ferire l'occhio di chi sta nella distanza accennata, si comprende la discesa della scala, e si sa dove sian piantate le stesse figure. Altra via non vi è per far conoscere una cosa che vada all'ingiù. Quello che più a me importa e preme si è, che sian compatiti li presenti due disegni, e che sia creduto che ho fatto ogni mio potere con questa sola idea, che se poi VS. ill. urbanamente vuol contraccambiare la mia fatica, non usi meco pagamento.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





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