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      Non direste voi che queste teste sono animate? Quanto è maravigliosa l'esecuzione! La penna, di cui si servì Lionardo in questi disegni, è espressiva all'ultimo segno, e d'una leggerezza somma. Senza seccaggine, e senza ammanierare, ella esprime un'immensità di minuzie, con de' tocchi magistrali, messi a' suoi veri luoghi, e con de' tratti pieghevoli tirati con tutto il sentimento; e la cavità che il rilievo, o l'avvallamento degli ossi cagiona sulla pelle, le pieghe della carne, e fino alla minima grinza. Qualche colpo leggiero di acquerello, dato a proposito su qualcuno di questi disegni, finisce di mettervi l'ultima perfezione e tutta l'intelligenza. Mi par di vedervi soprattutto un profondo sapere nella maniera con cui son maneggiati gli orecchi e gli occhi. In questi disegni non vi è cosa alcuna che sia trascurata. I capelli paiono veramente attaccati alla carne, donde prendono il loro nascimento; e fino le mode sono imitate scrupolosamente. Le otto teste, che seguono queste 38 prime, son sul medesimo fare, e non son meno stimabili. I sei mascheroni che vengono appresso son prodotti dall'imaginazione, onde non bisogna aspettarsi di trovarvi la stessa precisione.
      Il tocco della penna è bello e facile, ma è più libero. Io passo sotto silenzio la testa della Femmina in profilo. Ell'è d'una maniera più secca e dura. Mi sovviene d'aver visto qualche disegno di questo medesimo stile che veniva attribuito a Lionardo, e io non ho veruna difficoltà a crederlo. Io m'immagino ch'egli l'abbia fatta nel tempo della sua prima maniera.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





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