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      E siccome per conoscere da chi sia stata scritta una carta, non basta il saper scrivere bene, ma ci vuol la pratica di quello scritto; onde talora uno che scriva male, anzi appena sappia scrivere, giudicherà, e conoscerà meglio la mano dello scrittore; così uno che non sappia nè pur dipignere, ma abbia gran pratica delle maniere, e abbia veduto con riflessione e gusto e diletto e curiosità molti quadri d'un pittore, conoscerà meglio un altro suo quadro, che un pittore che ne abbia veduto uno o due, specialmente se non è dotato d'una grande memoria.
      (273) Tutte queste osservazioni che pone il Baldinucci per riconoscere di che mano sia un quadro, son buone, ma con tutte insieme si durerà fatica a pronunziare il suo giudizio. Quel che fa distinguere l'autore d'un quadro è quel tutto insieme che si presenta alla prima a uno che abbia gran pratica di quella maniera. Che se a prima vista non se ne conosce l'autore, allora facendo a una a una tutte le dette osservazioni, può essere che si scopra.
      (274) Lib, 12, 10.
      (275) Si sa quello che delle pitture di questo santo Evangelista ne dicono, e ne credono gli scrittori ecclesiastici.
      (276) Bellori, in Paol. Rub., 245.
      (277) Baldassar Franceschini.
      (278) Il sapientissimo e piissimo Cardinale Federigo Borromeo usò di far copiare l'opere più eccellenti ch'erano in essere al suo tempo.
      (279) Scultore molto accurato, e di vaglia.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





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