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      Oh ricevete, spiriti magni, questo umile tributo di lode da un vostro concittadino! Gloria a Voi per sempre, intrepidi capitani, santissimi cittadini!
      Quale è mai l'Italiano che, affacciandosi a queste porte e comprendendo con uno sguardo, in cerchio cosí ristretto, tante bellezze di natura, tante glorie, tanti portenti delle arti avite, non si senta compreso d'un brivido religioso e superbo di appartenere a questo eroico lignaggio?
     
      II
     
      Il marinaio che naviga a notte chiusa le onde ligustiche, vede brillar lontana una fiamma, alta, solitaria, fantastica, scomparire e risplendere nuovamente, a guisa di disco che si ravvolge intorno a se stesso; e quella fiamma, sia procellosa o serena la notte, indica tra due moli l'imboccatura del porto, e risveglia nel cuore del navigante le rimembranze della patria. Questo fanale è la Lanterna di Genova, edificata di pietra bianca, alta 127 metri sopra il livello del mare, compreso lo scoglio che la sostiene. La piú antica memoria che ne rimanga, appartiene all'anno 1218; ma solamente nel 1316 fu destinata a servire di faro. Ebbe pur ella le sue vicende, poiché diroccata nel 1512, fu poi ricostruita nel 1543, come si argomenta dall'iscrizione seguente:
      Anno a Christo nato 1543 rcstitutae libertatis anno 16 instaurata turris haec olim structa maioribus nostris et 1512 in oppugnatione arcis Lanternae direpta.
      E poiché siamo tra le iscrizioni, riferiremo eziandio la seguente, per talentare agli studiosi di storia e di archeologia, e sostenere di alcuna notizia positiva il nostro racconto.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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