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      Un uomo dai grigi capelli, dalle lacere vestimenta, balzò a terra, vi si prostese, e, baciatala più volte, alzò gli occhi e le mani al cielo in atto di muta ma profonda preghiera.
      — Maria, quello è il padre di Jacopo; il sacrifizio fu consumato; il tuo amante è fra le catene, sotto il flagello dei Barbari; spogliati su quello scoglio d'ogni umana speranza. —
      Maria onorava ed amava Emmanuele, padre del suo fidanzato, con affetto ossequioso di figliuola, ché già tale si riguardava; ma in quel momento la ricordanza del magnanimo giovanetto, l'orrore della schiavitù di lui, la sterile desolazione dell'avvenire, le oppressero per modo e mente e cuore, che sentì quasi morirsi; le parve che terra, cielo, Iddio stesso avessero abbandonato il povero Jacopo; che tutto congiurasse a' danni loro. Ma pur l'umile pescatrice non maledisse alla virtù, come Bruto morente; una luce serena, avvivatrice ruppe le orrende tenebre che la stringevano; ella pure offerse il suo Jacopo, l'amor suo, tutte le sue speranze. La virtù non è un sogno per il buon popolo che lavora e che soffre; le opere oneste e forti, siano pure ignote nel mondo, diceale in cuore una voce piú che mortale, sono rigagnoli che, traversando paludi e sassi, mettono foce nel mare dell'eternità; l'Onnipossente che misurò nella palma l'abisso degli oceani, l'arco dei firmamenti, tiene conto della gocciola di rugiada che va sepolta nei gorghi immensi. Ma queste non erano verità sterili nell'umile intelletto di quell'infelice; ne traducea in opere la sua sublime morale, col sacrifizio di se stessa e delle cose piú care.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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