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      Emmanuele corse precipitoso verso la sua casuccia; ma nel rivederla, nello stendere le braccia verso la buona moglie che si affrettava ad incontrarlo, gli fallirono per soverchia gioia le forze, e sarebbe stramazzato, se i compagni non lo sorreggevano. Chi mai l'avea redento dalle catene dei Barbari? Egli stesso l'ignorava.
     
      VIII
     
      Sedeano sul limitar della casa gli amici, i parenti di Giraldo, i giovani e le fanciulle del villaggio, mentre i racemi del pergolato che ne ombreggiava la porta, ondeggiavano soavemente alla brezza della sera, e la luna, sorgendo dirimpetto, inargentava la superficie del mare. Era pur questa una scena degnissima d'un egregio pennello! Que' volti di garzoni, di giovanette, di vecchi, tutti intenti alle parole del buon marinaio che narrava le paure, le crudeltà di que' luoghi, le foggie, i costumi dei Barbareschi; que' volti, dove l'ira si alternava alla pietà, allo spavento, commossi secondo l'età, il sesso e la tempra diversa dell'animo; — E v'era anch'essa la povera Maria, e celava il volto tra le mani, pensando che quegli orrori pesavano omai tutti sulla testa del suo Jacopo; non voleva amareggiar la dolcezza del ritorno di Emmanuele, con rivelare di subito quanto costasse; taceva, divorava le sue lacrime; ma quando egli, finito il racconto, ruppe nell'esclamazione: — Oh se il mio primogenito fosse adesso con noi! A poco andare sarà di ritorno; e tu, buona Maria, diverrai subito sua sposa! — Maria, trasportata suo malgrado da un impeto convulsivo, spiccò in piedi, e tremando di tutta la persona: — Jacopo è schiavo tra i Barbareschi: è Jacopo che v'ha liberato!


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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