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      Ora i parenti si ritirano. — La giovinetta di diciotto anni riman sola faccia a faccia col marito sessagenario. I sogni beati delle sue notti, quell'imagine d'un essere sconosciuto, quasi angelico, che alimenta di meste e soavi fantasie la mente ingenua d'una vergine, quell'orizzonte di rosa non ombrato da alcuna nuvola, che preconizza un giorno aspettato nell'avvenire, i fiori della vita, insomma... argomenta, discreto lettore, come finirono. Ma che importa? Non deve forse esser paga, felice? Una loggia al teatro, le modiste piú decantate nell'anticamera; quattro domestici bardati come i cavalli della vettura; l'ingresso alla conversazione della marchesa N. N., un olimpo profumato dove si raccolgono le dame piú brillanti, i giovani piú garbati, stuolo di splendidi mannequins, per cui l'Italia conserva ancora lo scettro delle grazie. La sorella primogenita si recò subito a dovere il presentare la giovane Eloisa a quel consesso di dee e semidei; e, bellissima come ella era, ne ottenne facilmente l'ammirazione e gli applausi. Non mancarono versificatori, laureati in diverse accademie, che celebrassero la bellezza della sposa, le virtù del marito, i gloriosi titoli degli antenati baroni e conti, che nel loro distretto aveano il diritto di far impiccare chi loro non talentava; nè amici ossequiosi che non augurassero una serie di eroi somiglianti ai padri. Ora chi sarà quel plebeo, quell'arriéré che venga a domandarvi se la giovinetta, nel darsi tutta all'unico suo marito, ha scelto il compagno del suo cuore?


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





Italia Eloisa