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      Non v'ha filosofo, non v'ha politico, come poc'anzi accennai, che abbia lo sguardo indagatore d'un forzato; che meglio di questi riesca a subodorare i disegni, i pensamenti piú occulti d'un camerata, e sappia scegliere il compagno piú conveniente alle nuove fellonie che medita. Cosa spaventevole! I tristi si conoscono fra di loro molto piú dei buoni; e regna pure, tra quella rea gente, una specie di amicizia, o, per meglio dire, di lega, di congiura, come Salustio la determina, una congiura che forma d'essi una società a parte. La comunanza del delitto è il secreto della loro unione; e quando uomini di questa tempra si stringono la mano, la gente onesta ha sempre di che tremare.
      Il domestico del Notaio che Eloisa avea indicato ad Edoardo come uomo di mal affare, e dalle cui mani dovea guardarsi, nella sua prima giovinezza avea servito nella milizia, e, perché disertore in tempo di guerra, avea subita la pena di alcuni anni in galera. Non fa meraviglia che un uomo codardo e fuggitivo dinanzi al nemico della sua patria, abbia quindi il coraggio dell'assassino, e sia pronto sempre a far traffico della coscienza propria e di una pugnalata fra le tenebre. Il Notaio e Cencio, che tale era il nome di quello sciagurato, si squadrarono e conobbero a primo sguardo
     
      La somigliante orribile natura.
     
      Di qui una lega, cementata da segrete scelleratezze, cui l'astuzia loro e la debolezza del governo assicurarono l'impunità. Né la trama dei loro delitti era compiuta; lo sguardo d'Eloisa, lo sguardo d'un amante avea pur troppo indovinato.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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