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      Oh come le creature anche piú umili diventano sublimi improvvisamente per virtù dell'amore e della fede! Qual sarà mai quel crudele che osi dire a questa povera vedovella, mentre implora dalla Madonna ancor sei mesi di vita per vedere le nozze di sua figliuola, chi verrà a dirle: la tua fede è una sciocchezza; la tua preghiera è un alito che si confonde nell'aria, non altrimenti che l'abbaiare dei cani alla luna? — Con quale filosofia, con quale filantropia, di cui fate sfoggio, volete strappare alla sventura la speranza, all'anima le sue piú nobili ispirazioni? Quando anche a forza di sofismi, foste riusciti a rovesciar quest'altare, dove s'asciugano tante lacrime, dove si calmano tanti rimorsi, che volete voi sostituirgli? La dea Ragione? E su che trono volete voi collocare la dea Ragione, se il vostro cervello è un gazzabuglio di meschinità, di contraddizioni e di dubbi? Per giudicare a prova il valore delle vostre dottrine, penetrate, se il cor vi regge, nei secreti della società; applicate i vostri cataplasmi di paroloni, i consigli della vostra dea Ragione a chi muore divorato dall'etisia e dal dolore; a chi, sentendosi stracciar le viscere dalla fame, schivato da coloro che ricco lo adulavano, povero lo rinnegano, lo scansano come un leproso. Sembra impossibile che questi alteri ragionatori, sragionino cosí bestialmente all'atto pratico, e non abbiamo occhi per vedere, ciò che accade tutto giorno d'intorno a noi. Perdonami, cortese lettore, questa mia disgressione, che veramente non designava di farti; ma io scrivo sotto l'influenza di tristi scene, alla vista di mali spaventevoli a cui non saprei trovar rimedio sufficiente che o l'ospedale dei pazzi, od una chiesa.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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