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      E quando i venti si accavallano sopra il Propontide, e il rimbombo de' tuoni si unisce al ruggito de' tre mari, il musulmano vede, trepidando, la tua luminosa forma sorvolar leggerissima alla punta della montagna e ai merli dirupati del castello, quasi accorresse all'antico combattimento. Mentre cadeva la città imperiale de' Costantini e la mezzaluna, rovesciato il labaro, si inalberava sulla vetta di Santa Sofia, tu, degna erede di quelle inclite donne Genovesi che si armarono al conquisto di Palestina, recavi il tributo del tuo coraggio, del tuo braccio, e cadevi col Paleologo, col Giustiniani nei funerali dell'impero bisantino.
      Ed ora io ridirò questa pietosa leggenda alle italiche vergini, che mi risponderanno con un palpito d'ammirazione e di amore per l'antica eroina.
     
      II
     
      Correa l'anno 1451. La potenza musulmana che, aiutata dal caso, dalla sponda Asiatica era passata in Europa, dopo aver ridotto a poche miglia l'estensione dell'impero bisantino, ne stringeva d'assedio la capitale. L'ultimo e il piú magnanimo dei Paleologhi, Costantino, e l'intrepido genovese, Giustiniani, che fu l'Ettore di quella guerra, ne sosteneano la difesa con soli ottomila uomini. Le sorti dell'Europa, forse anche del mondo intero, pendeano da questo assedio; poiché, ogniqualvolta, quell'angolo della terra mutò signoria, mutarono anch'esse le condizioni dell'Europa, ed ebbe principio un nuovo periodo nella storia umana.
      Mentre l'impero di Roma pagana andava sfasciandosi, Costantino trasporta a Bisanzio la residenza dei Cesari, e comincia la storia del medio evo.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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