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      Dopo alcuni momenti d'un silenzio costernato:
      — Ebbene, Eloisa, avete esaminati i vostri polsi per seguitarmi?
      — La paura è trista consigliera; partiamo, e senza indugio.
      — Ma perché non posso andar io solo? ripetea il marinaio, tentando rimuoverla dal suo proposito.
      — Perché la caduta di Costantinopoli è inevitabile, esclamò la vergine, levandosi risoluta in piedi collo sguardo verso il cielo... è inevitabile; e mio padre e mio sposo non debbono morir soli.
      — E Guglielmo sarà con voi, riprese risoluto ed impassibile il vecchio marinaio; quindi, avvicinandosi alla finestra, e gettando lo sguardo verso il campo degli Ottomani:
      — Profittiamoci, soggiungeva, dell'ombra della notte, per calar, non veduti, sino alla sponda del canale, e tragittarlo all'opposta riva. Sull'albeggiare, ci troveremo agli avamposti; è l'ora in cui il campo è più addormentato; quindi sarà piú facile l'attraversarlo...
      Di lì a pochi momenti i due pellegrini già scendevano l'erta della montagna, e tragittavano, non osservati, alla sponda europea.
     
      IV
     
      CAMPO DI MAOMETTO II
     
      L'esercito musulmano occupava la base superiore del triangolo descritto in Costantinopoli, appoggiando la destra alla Propontide e la sinistra al porto. A rincontro della porta S. Romano, fra ponente e tramontana, dove Cosroe, re de' Persiani, avea piantato, nell'assedio del 624, dodici torri, e dove Amurat, nel 1422, avea stabilite le sue batterie, sta ora il padiglione di Maometto, e dal cenno di quest'uomo formidabile pendono, quali dal volere del cielo, duecento cinquantottomila uomini, oltre trecento vele che assediano la città dalla parte del canale.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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