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      Costantino, immobile, silenzioso, tenea lo sguardo sulle sembianze del genero; ma la sua fronte, cospersa d'un sudor freddo e di ghiacciale pallidezza, rivelava l'atrocità del cordoglio che tenea chiuso nell'anima. Giunto quindi il momento di separarsi per sempre dall'amato giovanetto e di calarlo fra le tenebre del sepolcro, gli si appressò lentamente e lo baciò in fronte.
      — Addio, o figliuol mio, o Toledo! esclamò Costantino nell'abbracciarlo per l'ultima volta; e le lacrime di tutti gli astanti accompagnarono l'accento straziante di queste parole.
      I cavalieri ad uno ad uno preceduti da Giustiniani, baciarono anch'essi in fronte il cadavere del compagno, che fu celato lentamente dentro il sepolcro.
      Finita appena la cerimonia si udì un gran rimbombo al di fuori della città; Costantino e i cavalieri uscirono frettolosi dal tempio; e Guglielmo, scuotendo Eloisa dal profondo raccoglimento che quasi per forza d'incanto la dominava.
      — Corriamo, le disse, o Eloisa! corriamo a darne avviso al vostro padre; sopraggiungono forse adesso le navi Genovesi!
     
      VIII
     
      Forse non v'ebbe mai popolo né piú destro, né piú animoso dei Genovesi nelle battaglie navali; i fatti che la storia ce ne presenta parrebbero incredibili, se altri fatti, avvenuti a' di nostri, non li avessero confermati.
      Eloisa, seguita da Guglielmo, ebbe appena il tempo di prevenir Giustiniani e suo padre dell'aiuto inaspettato che forse allora arrivava. Non diremo la sorpresa di ambedue questi guerrieri quando la videro a comparire quasi per incanto nel cortile di Santa Sofia.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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