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      .. ed Eloisa...
      E mentre Gìustiniani, al nome di Eloisa, sentì scorrersi per ogni vena uno sgomento incomprensibile, sopraggiunse Lercari, pallido, esterrefatto, che confermando senza saperlo le parole del marinaio,
      — Giustiniani, esclamava, i Turchi han trasportato i loro vascelli all'altro lato del porto! La città è omai stretta da tutte le parti.
     
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      Giustiniani, a questo annunzio che ebbe effetto di folgore, abbassò il capo compreso di meraviglia e di sinistri presentimenti gittò quindi lentamente uno sguardo al marinaio, quasi volesse interrogarlo sul destino d'Eloisa, che già gli avea nominata... Egli, Lercari, l'imperatore... tutti in un sepolcro... ed Eloisa..? L'arrivo del padre di lei, di Lercari, avea interrotto il discorso; Giustiniani ardeva di proseguirlo, e tremava d'ascoltare una parola di piú. Quando levò il capo, stese la destra al marinaio e gli disse non inteso da Lercari:
      — Guglielmo, hai detto il vero! e senza indugiar piú oltre, corse difilato ad una vedetta, onde si dominava l'accampamento dei Turchi, per apprezzare cogli occhi propri la gravità del pericolo e provvedervi quanto prima fosse possibile.
      Venti mila braccia aveano trasportato a secco dal fondo del golfo, presso il nuovo forte di Lemocopia, ottanta legni sottili; e strascinandosi per monti e valli, abbattendo le foreste e servendosi delle piante per costrurre carrette e piattaforme, li aveano nuovamente varati in acqua presso la foce delle acque dolci, distanza di circa nove miglie e lavoro di una notte.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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