Pagina (1/458)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      - "L'Alitinonfo", di Gasparo Scaruffi, 1579
      - "Breve trattato delle cause che possono far abbondare li regni d'oro e argento dove non sono miniere", di Antonio Serra, 1613
      - "La zecca in consiglio di Stato", di Geminio Montanari, 1683
     
     
     
     
      I
     
      L'ALITINONFO
     
      DI MESSER GASPARO SCARUFFI REGIANO
     
      PER FARE RAGIONE E CONCORDANZA D'ORO E D'ARGENTO,
      CHE SERVIRÁ IN UNIVERSALETANTO PER PROVEDERE AGLI INFINITI ABUSI DEL TOSARE
      E GUASTARE MONETE,
      QUANTO PER REGOLARE OGNI SORTE DI PAGAMENTIE RIDURRE ANCO TUTTO IL MONDO AD UNA SOLA MONETA
     
     
     
     
      ALL'ILLUSTRISSIMO SIGNORE MIO OSSERVANDISSIMOIL SIGNOR CONTE ALFONSO ESTENSE TASSONI
      DEGNISSIMO GIUDICE DE' SAVI E CONSIGLIERE SECRETODEL SERENISSIMO SIGNORE
      IL SIGNOR DON ALFONSO QUINTODUCA DI FERRARA, ECC.
     
     
      Chi vorrá considerare i generali disordini che tuttodí si sentono e sonosi quasi in ogni parte del mondo da molti anni in qua sentiti, e anco quelli che seguir potrebbono per la varia alterazione, che sinora è stata usata e piú che mai si usa e si userá di continovo, se non vi si provede, delli prezzi e valori dei due preciosi metalli, oro ed argento, tanto non coniati quanto anco ridotti in monete--non si trovando forma o regola, con la quale essi debbano in universale esser mantenuti per sempre in una reale e proporzionata corrispondenza cosí delli pesi come delli valori; ma piú tosto che siano, come sono, ogni qualch'anno mossi e di qualche valore accresciuti, e ciò secondo la varia disposizione degli appetiti degli uomini, tutto che i prencipi frequentemente con quella maggior diligenza che possono, sí come fa il serenissimo duca nostro signore, cerchino, con gride, bandi ed altri simili mezi, di fermarli in un giusto essere e in diversi modi a ciò provedere;--e chi vorrá insieme pensare con quanti danni e bestemmie degli uomini la peste di questa commune alterazione domini e regni, chiaramente conoscerá con qual giusta occasione, spinto dal zelo del ben commune e non per alcuna mia particolare ambizione o interesse, io mi sia mosso a scrivere questo Discorso, per mezo del quale io spero (quando egli sará dal mondo accettato) che si dará tal forma e regola ad essi oro ed argento, che da ora inanzi non si temerá dell'incendio, che (com'ho detto), giá tanto tempo fa, il mondo consuma e distrugge.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Economisti del cinque e seicento
di Gasparo Scaruffi - Antonio Serra - Germinio Montanari - Augusto Graziani
Editore Laterza Bari
1913, pagine 458

   





Alitinonfo Gasparo Scaruffi Antonio Serra Stato Geminio Montanari Discorso