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      Laonde, per essere li danari a guisa degli uccelli, ai quali principe alcuno non può comandare che vadano o che restino nella sua cittá o Stato o regno, e secondo il desiderio del principe stesso, ma vanno a dimorare ove trovano miglior pastura, non occorre che alcun principe indarno s'affatichi in voler fare che nello Stato o regno suo resti piú di una sorta di monete che di un'altra, tanto coniate nello Stato suo quanto in altri; perché sempre sono e sempre saranno trasportate, or per via diretta ed or per indiretta, ove si trovano spendersi con qualche vantaggio, ovvero per qualche altro accidente. Quindi tutto ciò fu figurato dagli antichi romani, percioché, quando imprimevano la dea Moneta sopra le loro medaglie, la faceano sempre stante in piedi e non mai a sedere, come di ciò ne fa menzione Enea Vico nel capitolo IV del primo libro dell'opera sua, nella quale si tratta Della nobiltá delle medaglie antiche; e ciò faceano per dimostrare che le monete, di propria natura, stanno sempre in andare. E voglio che sappiate che, se in questi tempi non sará dato qualche principio all'osservanza delle cose che nel Discorso si contengono, forse non potrebbe passare molto tempo che sorgeranno uomini che vi avranno un maggior gusto, e che le cose dall'autore descritte saranno tenute in molta considerazione. -
      Quindi, volendo pur intendere la cagione dell'esposta fantasia, dissi loro:--Perché cosí dubitate?--Ed essi, rispondendo, mi proposero queste tre conclusioni:
      - Prima. Che, se si facesse una nuova e pubblica costituzione ed ordine, che tutti quelli, che volessero far ridurre in danari i loro ori ed argenti, fossero obbligati a pagare del proprio le fatture, in breve tempo molte zecche, che di presente sono aperte, si serrerebbono; onde ne succederebbe che dappoi si farebbono poche quantitá di monete, e che perciò in progresso di tempo esse verrebbono al meno.


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Economisti del cinque e seicento
di Gasparo Scaruffi - Antonio Serra - Germinio Montanari - Augusto Graziani
Editore Laterza Bari
1913 pagine 458

   





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