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      Perciò, essendo la causa del male di non far venire per l'estrazione de la robba denari in Regno l'entrate che tengono forastieri in quello e ancora l'industrie che vi fanno per la negligenza degli abitatori, come si è detto--ed è tanto vero, che il detto De Santis, non considerando forse a quel che avea detto prima, trattando perché li forastieri non convertano le terze in capitale, dice che non vi resta piú che vendere, avendosi li forastieri sorbito il sangue de tutti particolari del Regno, in tanto che a nisciuno resta quasi piú vita né robba per obligarla; e segue dicendo: "È tanto vero, che mi obliga a dir cosa che non conveneria dire: che converria che Sua Maestá facesse sospendere li pagamenti di terze a forastieri per mesi sei" (queste sono le sue proprie parole, e parla a rispetto dell'entrate sole, senza considerar l'industrie che vi fanno, e dopo con queste si ha da unire il retratto delle mercanzie che vengono da fuora per il Regno, de quali ha necessitá, e ascendono alla quantitá detta nella prima parte), - sí che è potentissima: quanto dunque sará difficile il remedio? E, essendo tanto potente la causa del male e per propria qualitá e accidentale, che per il remedio della sola causa dell'entrate, quale è minore dell'altre due, non sa ritrovare altro remedio, fuorché tale che confessa non convenire di dirlo; or che sará, congiungendo con l'entrate la causa dell'industrie e il ritratto di mercanzie, che, per la difficultá grandissima (come ho detto nella seconda parte), si è fuggito dall'intelletto apprendere la certezza di questo?


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Economisti del cinque e seicento
di Gasparo Scaruffi - Antonio Serra - Germinio Montanari - Augusto Graziani
Editore Laterza Bari
1913 pagine 458

   





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