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      Afferma che le merci prese insieme valgono quanto l'oro e l'argento. Ora, se anche intende riferirsi soltanto alla parte d'oro e d'argento circolante, e se pure voglia escludere implicitamente il medio circolante creditizio, il Montanari non tiene conto di un altro fattore essenziale: la rapiditá di circolazione, che, a paritá di condizioni, influisce sulla quantitá di moneta occorrente a sopperire ad una determinata entitá di scambi. Delle funzioni della moneta circolante peṛ tratta con precisione. Ma cị che costituisce per lui titolo principale di eminenza scientifica è l'indagine relativa all'utilitá in funzione della raritá. Egli dimostra come l'utilitá di un bene dipenda, fra l'altro, dalla quantitá disponibile, e come ciascuno determini il suo apprezzamento concreto, non in base all'importanza astratta della ricchezza per la soddisfazione dei bisogni, si bene in base all'effettivo apprezzamento dell'utilitá che si consegue dalla frazione ultima posseduta. Sopratutto quell'apparente dissidio fra valore d'uso e valore di scambio, che fu la pietra d'inciampo di scrittori anche classici, venne chiarito dal Montanari, che pụ dirsi, nel senso genuino, un precursore di Jevons, Walras e Menger. Non si serve di simboli matematici e nemmeno di esempi aritmetici, ma con spirito matematico illustra tali questioni, e nell'esame del valore subbiettivo e del valore corrente apporta contributi notevolissimi. Gia il Custodi avvertiva che i trattati del Montanari, anteriori a quelli stessi tanto applauditi di Giovanni Locke, li sorpassano di molto per vastitá di dottrina e per profonditá di ragionamento; e noi possiamo aggiungere che, come altri scrittori inglesi contemporanei e posteriori a lui furono antesignani dei grandi teorici del valore normale, egli col Galiani, che scrisse peṛ quasi settant'anni dopo di lui (1751), fu antesignano dei teorici dell'utilitá finale in riguardo all'analisi del valore corrente ed allo studio generale dei fondamenti economici dello scambio.


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Economisti del cinque e seicento
di Gasparo Scaruffi - Antonio Serra - Germinio Montanari - Augusto Graziani
Editore Laterza Bari
1913 pagine 458

   





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