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      Percioché oltra lo aiuto e la protezzione che io debbo sperar da l'Eccellenzia V, come da mio signore e come da fautore de' poveri virtuosi, è piaciuto alla divina bontà d'eleggere per suo
      vicario in terra il santissimo e beatissimo Iulio III Pontefice Massimo, amatore e riconoscitore d'ogni sorte virtú e di queste eccellentissime e difficilissime arti spezialmente. Da la cui somma liberalità attendo ristoro di molti anni consumati e di molte fatiche sparte fino a ora senza alcun frutto. , E non pur io, che mi son dedicato per servo perpetuo a la Santità S, ma tutti gl'ingegnosi artefici di questa età ne debbono aspettare onore e premio tale et occasione d'esercitarsi talmente, che io già mi rallegro di vedere queste arti arrivate nel suo tempo al supremo grado della lor perfezzione e Roma ornata di tanti e sí nobili artefici, che annoverandoli con quelli di Fiorenza che tutto giorno fa mettere in opera l'Eccellenzia V, spero che chi verrà doppo noi arà da scrivere la quarta età del mio volume, dotato d'altri maestri, d'altri magisterii che non sono i descritti da me, nella compagnia de' quali io mi vo preparando con ogni studio di non esser degli ultimi.
      Intanto mi contento che ella abbia buona speranza di me e migliore opinione di quella che senza alcuna mia colpa n'ha forse conceputa; desiderando che ella non mi lasci opprimere nel suo concetto dell'altrui maligne relazioni fino a tanto che la vita e l'opere mie mostreranno il contrario di quello che e' dicono.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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