Pagina (9/1014)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sí che molti piú membri ha la pittura e piú utili, che non ha la scultura. Non niegano la etternità poi, che cosí la chiamano, delle sculture. Ben dicono questo non esser privilegio che faccia l'arte piú nobile che ella si sia di sua natura, per essere semplicemente della materia; e che se la lunghezza della vita desse alle anime nobilità, il pino tra le piante et il cervio tra gli animali arebbon la anima oltramodo piú nobile che non ha l'uomo. Nonostante che ei potessino addurre una simile etternità e nobiltà di materia ne' musaici loro, per vedersene delli antichissimi quanto le piú antiche sculture che siano in Roma, et essendosi usato di farli di gioie e pietre fini. E quanto al piccolo o minor numero loro, affermano che ciò non è perché la arte ricerchi miglior disposizione di corpo et il giudizio maggiore, ma che ei depende in tutto da la povertà delle sustanzie loro e dal poco favore o avarizia, che vogliamo chiamarlo, de gli uomini ricchi, i quali non fanno loro commodità de' marmi o danno occasione di lavorare, come si può credere e vedesi che si fece ne' tempi antichi, quando la scultura venne al sommo grado. Et è manifesto che chi non può consumare o gittar via non piccola quantità di marmi e pietre forti, le , quali costano pure assai, non può fare quella pratica nella arte che si conviene, chi non vi fa la pratica non la impara e chi non la impara non può fare bene. Per la qual cosa doverrebono escusare piú tosto con queste cagioni la imperfezzione et il poco numero degli eccellenti che cercare di trarre da esse sotto uno altro colore la nobiltà. Quanto a' maggior pregi delle sculture, rispondono che, quando i loro fussino bene minori, non hanno a compartirli, contentandosi di un putto che macini loro i colori e porga i pennelli o le predelle di poca spesa, dove gli scultori, oltre alla valuta grande della materia, vogliono di molti aiuti e mettono piú tempo in una sola figura, che non fanno essi in molte e molte; per i


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





Roma