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      E certamente che ciò fu bellissima invenzione.
      Tutte queste professioni et arti ingegnose si vede che derivano dal disegno, il quale è capo necessario di tutte, e non l'avendo non si ha nulla. Perché se bene tutti i segreti et i modi sono buoni, quello è ottimo per lo quale ogni cosa perduta si ritrova, et ogni difficil cosa per esso diventa facile, come potrete vedere nel leggere le vite degl'artefici; i quali dalla natura e dallo studio aiutati, hanno fatto cose sopra umane per il mezzo solo del disegno. E cosí faccendo qui fine alla introduzzione delle tre arti, troppo piú lungamente forse trattate che nel principio non mi pensai, me ne passo a scrivere le Vite.
     
      IL FINE DELLA INTRODUZZIONE
     
     
      PROEMIO DELLE VITE
     
      Io non dubito punto che non sia quasi di tutti gli scrittori commune e certissima opinione che la scultura insieme con la pittura fussero naturalmente da i populi dello Egitto primieramente trovate, e ch'alcun'altri non siano che attribuischino a' Caldei le prime bozze de' marmi et i primi rilievi delle statue, come danno anco a' Greci la invenzione del pennello e del colorire. Ma io dirò bene che l'essere dell'una e dell'altra arte et il disegno, che è il fondamento di quelle, anzi l'istessa anima che concepe e nutrisce in se medesima tutti i parti degli intelletti, fusse perfettissimo in su l'origine di tutte l'altre cose, quando l'altissimo Dio, fatto il gran corpo del mondo et ornato il cielo de' suoi chiarissimi lumi, discese con l'intelletto piú giú nella limpidezza dell'aere e nella solidità della terra e, formando l'uomo, scoperse con la vaga invenzione delle cose la prima forma della scoltura e della pittura; dal quale uomo a mano a mano poi (ché non si de' dire il contrario) come da vero esemplare fur cavate le statue e le scolture e la difficultà dell'attitudini e de i contorni, e per le prime pitture (qual che elle si fussero) la morbidezza, l'unione e la discordante concordia che fanno i lumi con l'ombre.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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