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      Ma piú vi aggiunse Lorenzo Ghiberti nell'opera delle porte, dove mostrò invenzione, ordine, maniera e disegno, che par che le sue figure si muovino et abbino l'anima. Ma non mi risolvo in tutto, ancora che fussi ne' lor tempi Donato, se io me lo voglia metter fra i terzi, restando l'opre sua a paragone degli antichi buoni, dirò bene che in questa parte si può chiamar lui regola de gli altri, per aver in sé solo le parti tutte che a una a una erano sparte in molti; poiché e' redusse in moto le sue figure dando loro una certa vivacità e prontezza, che posson stare e con le cose moderne e, come io dissi, con le antiche medesimamente. Et il medesimo augumento fece in questo tempo la pittura, da la quale l'eccellentissimo Masaccio levò in tutto la maniera di Giotto, nelle teste, ne' panni, ne' casamenti, negli ignudi, nel colorito, negli scorti che egli rinovò, e messe in luce quella maniera moderna, quale fu in que' tempi e fino a oggi da tutti i nostri artefici seguitata, e di tempo in tempo con miglior grazia, invenzione, ornamenti, arricchita et abbellita; come particularmente si vedrà nelle vite di ciascuno, e si conoscerà una nuova maniera di colorito, di scorci, d'attitudini naturali; e molto piú espressi moti dello animo et i gesti del corpo, con cercare di appressarsi piú a 'l vero delle cose naturali nel disegno; e le arie del viso che somigliassino interamente gli uomini, sí che fussino conosciuti per che 'glieron fatti. Cosí cercaron far quel che vedevono nel naturale e non piú; e cosí vennono ad esser piú considerate e meglio intese le cose loro, e questo diede loro ardimento di metter regola alle prospet,tive e farle scortar appunto, come faccevano, di rilievo, naturali et in propria forma, e cosí andarono osservando l'ombre et i lumi, gli sbattimenti e le altre cose difficili, e le composizioni delle storie con piú propria similitudine, tentaron fare i paesi piú simili al vero, e li albori, l'erbe, i fiori, l'arie, i nuvoli et altre cose della natura, tanto che si potrà dire arditamente che queste arti sieno non solo allevate, ma ancora ridotte nel fiore della lor gioventú, e da sperare quel frutto che intervenne di poi, e che in breve elle avessino a venire a la loro perfetta età.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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