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      Andatosene dunque a casa, si messe a scrivere, et in sur un foglio scrisse l'animo suo piú apertamente che poteva per darlo al magistrato in questa forma. "Considerato le difficultà di questa fabbrica, magnifici signori operai, trovo ch'e' non si può per nessun modo volgerla tonda perfetta, atteso che sarebbe tanto grande il piano di sopra, dove va la lanterna che mettendovi peso rovinerebbe presto. E mi pare che quegli architetti che mancano del considerare piú che possono a la eternità della fabrica, non abbino amore alle memorie, per quel che elle si fanno. E però risolvo girar di dentro questa volta a spicchi come stanno le facce e darle la misura et il sesto del quarto acuto: percioché questo è un sesto che girato sempre pigne a lo in su, e caricatolo con la lanterna, l'uno con l'altro la farà durabile. E vuole essere grossa, nella mossa da piè braccia 3 3/4, e vada piramidalmente strignendosi di fuora perfino dove ella si serra e dove ha a essere la lanterna. E la volta sia congiunta insieme alla grossezza di braccia 1 1/4, farassi da 'l lato di fuora un'altra volta, che da piè sia grossa braccia 2 1/2, per conservare quella di dentro da l'acqua, e piramidalmente diminuisca a proporzione, che si congiunga al principio della lanterna, come l'altra, tan,to che sia in cima la sua grossezza duoi terzi. Sia per ogni angolo uno sprone che sono otto in tutto; et in ogni faccia due nel mezzo di quella, che vengono a essere sedici; e da la parte di dentro e di fuori nel mezzo di detti angoli, in ciascheduna faccia, siano due sproni, ciascuno grosso da piè braccia 4. E lunghe vadino insieme le dette due volte, piramidalmente murate, insino a la sommità dell'occhio chiuso dalla lanterna, per equale proporzione.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014