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      Sono adunque due cose le difficili, che al presente si hanno a mettere in opera: l'una è i ponti, perché i muratori possino murare, che hanno a servire dentro e di fuori della fabrica, dove è necessario tener su uomini, pietre e calcina, e che vi si possa tener su la burbera da tirar pesi, e simili altri strumenti; e l'altra è la catena, che si ha a mettere sopra le dodici braccia, che venga legando le otto facce della cupola et incatenando la fabrica, che tutto il peso che di sopra si pone, stringa e serri, di maniera ch'e' non sforzi o allarghi il peso, anzi equalmente tutto lo edifizio resti sopra di sé. Pigli Lorenzo adunque una di queste parte, quale egli piú facilmente creda esequire, che io l'altra senza dificultà mi proverò di conducere, acciò non si perda piú tempo". Fu forzato Lorenzo non ricusare per l'onor suo uno di questi lavori, et ancora che mal volentieri lo facesse, si risolvé a pigliar la catena, come cosa piú facile, fidandosi ne' consigli de' muratori et in ricordarsi che nella volta di Santo Giovanni di Fiorenza era una catena di pietra che si poteva da quella trarre parte, se non tutto l'ordine. E cosí l'uno messo mano a' ponti, l'altro alla catena, l'uno , e l'altro finí. Erano i ponti fatti da Filippo con tanto ingegno et industria, che fu tenuto veramente in questo il contrario di quello che per lo a dietro molti si erano immaginati, ché cosí sicuramente lavoravano i maestri e tiravono pesi e vi stavano sicuri, come se nella piana terra fussino; e ne rimase i modelli di detti ponti nell'opera.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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