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      conoscere altrui quanto vaglia la invenzione del sapere esprimere gli affetti nelle pitture. Il che sí bene osservò costui, che in coloro che sotterrano Santo Stefano fece attitudini sí dolenti et alcune teste sí afflitte e dirotte al pianto, che e' non è appena possibile di guardarle senza commuoversi. Da l'altra banda fece la Natività, la Predica, il Battesimo, la Cena d'Erode, e la Decollazione di San Giovanni Batista, dove nella faccia di lui predicante si conosce il divino spirito, e nelle turbe che iscoltano, i diversi movimenti et allegri et afflitti, sí nelle donne come negli uomini, astratti e sospesi tutti negli ammaestramenti di San Giovanni. Nel Battesimo si riconosce la bellezza e la bontà; e nella Cena di Erode, la maestà del convito, la destrezza di Erodiana, lo stupore de' convitati e lo attristamento fuori di maniera nel presentarsi la testa tagliata dentro al bacino. Veggonsi intorno al convito infinite figure con molto belle attitudini e ben condotte, e di panni e di arie di visi, tra' quali ritrasse a lo specchio se stesso vestito di nero in abito da prelato, et il suo discepolo fra' Diamante. Et invero questa opera fu la piú eccellente di tutte le cose sue, sí per le considerazioni dette di sopra, e sí per aver fatto le figure alquanto maggiori che il vivo. Il che dette animo a chi venne dopo lui di ringrandire la maniera.
     
      Fu tanto per le sue buone qualità stimato, che molte cose che di biasimo erano alla vita sua, furono ricoperte mediante il grado di tanta virtú. Dicesi che M Allessandro de gli Alessandri allora cavaliere, domestico et amico suo, gli fece per in villa fare per la sua chiesa a Vincigliata nel poggio di Fiesole, una tavola con un Santo Lorenzo et altri santi, nella quale ritrasse lui e due suoi figliuoli.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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