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      Conoscevisi l'impia volontà di coloro che comandati da Erode, senza riguardare le madri, uccidono que' poveri fanciullini; fra i quali si vede uno che ancora appiccato alla poppa, muore per le ferite ricevute nella gola da un soldato e sugge, per non dir beve, col petto non meno sangue che latte; cosa veramente di sua natura e per esser fatta nella maniera che ella è, da tornar viva la pietà dove ella fusse ben morta. E certo fu ventura di Erode che tal caso non vi fusse considerato. Èvvi ancora un soldato che ha tolto per forza un putto, e mentre correndo con quello se lo stringe in sul petto per amazzarlo, se li vede appiccata a' capegli la madre di quello con grandissima rabbia; e fa,cendoli fare arco della schiena, fa che si conosca in loro tre effetti bellissimi: uno è la morte del putto che si vede crepare, l'altro l'impietà del soldato che per sentirsi tirare sí stranamente, mostra l'affetto del vendicarsi di esso putto, il terzo è che la madre nel veder la morte del figliuolo, con furia e dolore e sdegno cerca che quel traditore non parta senza vendetta; cosa veramente piú da filosofo mirabile di giudizio che da pittore. Sonvi espressi molti altri affetti, che chi li guarda conoscerà senza dubbio questo maestro esser stato in quel tempo eccellente. Sopra questa, nella settima che piglia le due storie e cigne l'arco della volta, è il Transito di Nostra Donna e la sua Assunzione con infinito numero d'angeli et infinite figure e paesi et altri ornamenti, di che egli soleva abbondare, in quella sua maniera facile e pratica.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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