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      Perch'egli tenendosi beffato, con grandissima collera andò dove era la figura sua e guastolla. Laonde quello spagnuolo stimandosi vituperato, accusò il Torrigiano per eretico; il quale fu messo in prigione et ogni dí esaminato et a diversi inquisitori di eresia mandato, perché eglino giudicorono che meritasse essere per tale eccesso gravemente punito. La qual cosa fu cagione che il Torrigiano in tanta malinconia si trovò, che egli stette alquanti giorni senza voler mangiare; per che divenuto debilissimo appoco appoco finí la sua vita. Et acquistone questo epitaffio:
      VIRGINIS INTACTAE HIC STATVAM QVAM FECERAT, IRAQVOD FREGIT VICTVS, CARCERE CLAVSVS OBIT.
     
      Cosí col torsi il cibo si liberò da la vergogna, parendogli perciò meritare d'essere condannato a morte. Furono fatte le figure sue circa gli anni MDXVIII. E morí nel MDXXII. ,
     
      GIULIANO ET ANTONIO DA SAN GALLO
     
      Architetti Fiorentini
     
      L'animo et il valore in un corpo, che di virtú sia capace, fa di sé effetti infiniti di maraviglia, con ciò sia che tutte le persone che sono abiette o dalle corti o da i capi, che far possono esperimento de gli uomini valenti, sono ancora lontani da l'operar loro nella virtú, la quale è figurata per un lume in questo cieco mondo, che è quello che la fa piú in infinita grandezza risplendere e di piú lode degna. Onde nasce che oltra l'opere il nome suo in infinito cresce e lascia di sé ne' posteri suoi l'eternità del nome, e dassi animo a quegli che sono timidi, che si mettono inanzi alle fatiche et all'operare.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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