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      Et appartato da questi si vede il Santissimo Onia Pontefice, pontificalmente vestito, con le mani e con gli occhi al cielo, ferventissimamente orare, afflitto per la compassione de' poverelli che quivi perdevano le cose loro et allegro per quel soccorso che dal ciel sente sopravenuto. Veggonsi oltra ciò, per bel capriccio di Rafaello, molti saliti sopra i zoccoli del basamento et abbracciatisi alle colonne, con attitudini disagiatissime, stare a vedere; et un popolo tutto attonito in diverse e varie maniere, che aspetta il successo di questa cosa. Nella volta poi che vi è sopra fece quattro storie: l'apparizione di Dio ad Abraam nel promettergli la moltiplicazione del seme suo, il sacrificio d'Isac, la scala di Iacob e 'l rubo ardente di Moisè, nella quale non si conosce meno arte, invenzione, disegno e grazia che nelle altre cose lavorate di lui.
      Mentre che la felicità di questo artefice faceva di sé tante gran maraviglie, la invidia della fortuna privò de la vita Giulio II, il quale era alimentatore di tal virtú et amatore d'ogni cosa buona. Laonde fu poi creato Leon X, il quale volle che tale opera si seguisse, e Rafaello ne salí con la virtú in cielo e ne trasse cortesie infinite avendo incontrato in un principe sí grande, il quale per eredità , di casa sua era molto inclinato a tale arte. Per il che Rafaello si mise in cuore di seguire tale opera e nell'altra faccia fece la venuta d'Atila a Roma e lo incontrarlo appiè di Monte Mario che fece Leon III Pontefice, il quale lo cacciò con le sole benedizzioni.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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