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      E lavorò la finestra della Resurressione di Lazzaro quattriduano, dove è impossibile mettere in sí poco spazio tante figure, nelle quali si conosce lo spavento e lo stupire di quel popolo et il fetore del corpo di Lazzaro, il quale fa piangere et insieme rallegrare le due sorelle de la sua resurressione.
      Et in questa opera sono XV guagliamenti infiniti di colore sopra colore nel vetro e vivissima certo pare ogni minima cosa nel suo genere.
      E chi vuol vedere quanto abbia in questa arte potuto la mano del priore nella finestra di San Matteo sopra la cappella di esso Apostolo, guardi la mirabile invenzione di questa istoria e vedrà vivo Cristo chiamare Matteo da 'l banco, che lo seguiti, il quale aprendo le braccia per riceverlo in sé, abbandona le acquistate ricchezze e tesori.
      Et in questo mentre uno apostolo, addormentato appiè di certe scale, essere svegliato da un altro con prontezza grandissima, e nel medesimo modo che vi si vede ancora un San Piero favellare con San Giovanni, sí belli l'uno e l'altro, che veramente paiono divini; in questa finestra medesima sono i tempii di prospettiva, le scale e le figure talmente composte, et i paesi sí proprii fatti, che mai non si penserà che sien vetri, ma cosa piovuta da cielo a consolazione de gli uomini.
      Fece in detto luogo la finestra di Santo Antonio e di S. Nic,colò bellissime e due altre, dentrovi nella una la storia quando Cristo caccia i vendenti del tempio e nell'altra l'adultera, opere veramente tutte tenute egregie e maravigliose.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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