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      Et ancora fece al conte Gio Batista sopradetto un disegno d'una Natività co' Magi di chiaro oscuro, cosa maravigliosissima a vedere i cavalli, i carriaggi, le corti di tre re con tanta grazia da Baldassarre imaginate, nella quale fece muraglie di tempii et invenzioni di casamenti nella capanna bellissimi; la quale opera fece poi colorire il conte a Girolamo Trevigi, che molto gli fu lodata. Fece ancora fuor di Bologna il disegno per la , porta della chiesa di San Michele in Bosco, e 'l Duomo di Carpi molto bello e secondo le regole di Vitruvio dottamente con suo ordine fabbricato. E nel medesimo luogo diede principio alla chiesa di San Niccola, la quale non venne a fine in quel tempo, perché egli ritornando a Siena, diede i disegni a quella città delle fortificazioni, e per ordine suo in opera furono poste.
      Trasferitosi poi a Roma, fece la casa dirimpetto a Farnese, et altre case, le quali dentro di Roma sono. Avvenne che Leon X voleva finire la fabbrica di San Pietro, da Giulio II per ordine di Bramante incominciata, perché pareva loro troppo grande edificio e da reggersi poco insieme, onde Baldassarre fece un modello molto ingegnoso e magnifico, d'alcune parti del quale si sono poi serviti questi altri architetti. E nel vero che Baldassarre era di giudizio e di diligenza e di sapere talmente ordinato nelle cose sue, che mai non s'è veduto pari a lui nella professione dell'architettura per esser quello dalla pittura accompagnato. Fece il disegno della sepoltura d'Adriano VI e dipinse quella attorno di sua mano.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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