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      Fece ne l'orto de' frati de' Servi a sommo i dua cantoni, due istorie de la Vigna di Cristo, nelle quali è quando ella si pianta e lega e paleggia, con quel padre di famiglia che mette alcuni operai oziosi, fra i quali è uno che mentre li dimanda s'e' vuo,le entrar in opera, sedendo se gratta le mani, la qual è molto ben fatta. Ma molto è piú bella l'altra, quando e' gli paga che e' mormorano; infra i quali è uno che da sé annovera i danari, che è una bella figura, intento a quel che gli tocca, e cosí ancora quel castaldo che gli paga. Le quali istorie sono di chiaro scuro lavorate in fresco, con una destrissima pratica. E non uscí di questo lavoro, ch'egli fece una Pietà colorita nel noviziato, in fresco in una nicchia, a sommo a una scala, che fu molto bella.
      Aveva preso con Andrea molta dimestichezza Zanobi Bracci, il quale, desideroso di avere una pittura di sua mano, lo richiese che gli facessi un quadro per una camera, e cosí Andrea gli fece una Nostra Donna, che inginocchiata si appoggia a un masso contemplando Cristo che posato in sun un viluppo di panni, la guarda sorridendo; e cosí v'è ritto un putto, ch'è finto per San Giovanni, che accenna alla Nostra Donna mostrando quello essere il Figliuol di Dio. E dietro loro è un Giuseppo appoggiato con la testa in sulle mani, che lo posa in uno scoglio, che pare ch'egli si beatifichi l'anima nel vedere la generazione umana esser diventata per quella nascita, divina. Era stato commesso a Giulio Cardinal de' Medici per ordine di Papa Leone di fare lavorare di stucco e di pittura la volta della sala grande de 'l Poggio a Caiano, palazzo e villa della casa de' Medici, posta fra Pistoia e Fiorenza, lontano dieci miglia da l'una e da l'altra; e dato la commissione cosí di pagare i danari, come di fare provisioni e rivedere quel che si faceva, al Magnifico Ottaviano de' Medici, come a persona che si intendeva di quel mestiero et era molto domestico et amico di tali artefici, dilettandosi sempre di avere pitture di varii maestri, e che fussino eccellenti opere, si ordinò, , essendosi dato tutta l'opera a dipignere al Francia Bigio, che Andrea ne avessi un terzo e gl'altri due terzi si dividessino, uno a Iacopo da Puntormo e l'altro rimase al Francia.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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