Pagina (805/1014)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma il principe, vedendo il cambio che faceva da l'opera di Perino a quella del Pordenone, licenziatolo, fece venire in suo loco Domenico Beccafumi sanese, eccellente e piú raro maestro di lui. Il quale per servire tanto principe non curò d'abbandonare Siena sua patria, dove sono tante opere maravigliose di lui. Et in tal loco fece una storia sola e non piú perché Perino condusse ogni cosa ad ultimo fine.
      A Giovanni Antonio ritornato a Vinegia fu fatto intendere come Ercole Duca di Ferrara aveva condotto di Alamagna un numero infinito di maestri, et a quegli fatto cominciare a far panni di seta e d'oro e di filaticci e di lana, secondo l'uso e l'animo suo che far voleva. Per il che non avendo in Ferrara ottimi disegnatori di figure (che benché vi fosse Girolamo da Ferrara, era piú atto a' ritratti et a cose appartate, che a storie terribili dove bisognasse la forza dell'arte e del disegno) fu scritto con grandissima instanza a Giovanni Antonio che venisse a servire quel signore; ond'egli non meno desideroso d'acquistare fama che facultà, partí da Vinegia, e , nel suo giungere a Ferrara dal duca fu ricevuto con molte carezze. Ma poco dopo la sua venuta, assalito da gravissimo affanno di petto, si pose nel letto per mezzo morto, dove aggravando poi del continuo, in tre giorni o poco piú, senza potervisi rimediare, d'anni LVI finí il corso della sua vita. Parve ciò cosa strana al duca e similmente a gli amici di lui. E non mancò chi per molti mesi credesse lui di veleno esser morto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





Perino Pordenone Domenico Beccafumi Siena Perino Giovanni Antonio Vinegia Ercole Duca Ferrara Alamagna Ferrara Girolamo Ferrara Giovanni Antonio Vinegia Ferrara