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      Rese Giulio l'anima al cielo, il giorno che si fa solenne commemorazione di tutti i santi, l'anno MDXLVI. E gli fu posto alla sepoltura lo infrascritto epitaffio:
     
      VIDEBAT IVPPITER CORPORA SCVLPTA PICTAQVESPIRARE, ET AEDES MORTALIVM AEQVARIER COELO ,
      IVLII VIRTVTE ROMANI. TVNC IRATVS,
      CONCILIO DIVORVM OMNIVM VOCATO,
      ILLVM E TERRIS SVSTVLIT, QVOD PATI NEQVIRETVINCI AVT AEQVARI AB HOMINE TERRIGENA.
     
      ROMANVS MORIENS SECVM TRES IVLIVS ARTEISABSTVLIT (HAVD MIRVM): QVATTVOR VNVS ERAT.
      SEBASTIANO VENIZIANO
     
      Pittore
     
      Tanto si inganna il discorso nostro e la cieca prudenzia umana, che bene spesso brama il contrario di ciò che piú ci fa di mestiero, e credendo segnarsi (come suona il proverbio tosco) con un dito si dà nell'occhio. Il che, se bene apparisce manifestissimo in una infinità di cose che lo fanno palpare con mano, la vita nientedimeno, che al presente vogliamo scrivere, ce lo farà piú chiaro et aperto col suo esemplo. Con ciò sia che la publica et universale opinione degli uomini affermi assolutamente che i premii e gli onori accendino et infiammino gli animi de' mortali a gli studii di quelle arti che piú veggono remunerate; e per l'opposito che il non premiare largamente gli artefici, gli conduca a disperazione e conseguentemente a trascurarle et abbandonarle. E per questo gli antichi e' moderni insieme biasimano quanto piú sanno e possono tutti que' principi che non sollievano i virtuosi, di qualunque genere o facultà, e non danno i debiti premii et onori a chi , virtuosamente se li affatica.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





Giulio