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      Levossi in questo tempo su un messer non so chi da Viterbo, il quale era molto riputato appresso il papa; e per una sua cappella, che in Viterbo aveva fatto, in San Francesco, fece fare a Sebastiano un Cristo morto con una Nostra Donna che lo piagne. Della quale opera Michele Agnolo fece il cartone, e Sebastiano di colorito con diligenza lo finí; et in quello fece un paese tenebroso, che fu tenuto bellissimo. La quale opera gli diede credito grandissimo e confermò il dire di que' che lo favorivano. Aveva Pier Francesco Borgherini mercante fiorentino in San Pietro in Mon,torio, entrando in chiesa a man ritta, preso una cappella, la quale col favore di Michele Agnolo fu allogata a Sebastiano. Credeva Sebastiano trovare il buon modo, che 'l colorire a olio in muro si potesse fare: perché questa cappella con mistura nella incrostatura dello arricciato del muro acconciò di maniera, che quella da basso, dove Cristo alla colonna si batte, tutta a olio lavorò nel muro.
      Fece Michele Agnolo il disegno piccolo di questa opera, e si giudica che il Cristo che alla colonna si batte sia contornato da lui per essere grandissima differenza da l'altre figure a quello. Atteso che, se Sebastiano non avesse fatto altra opera che questa, per lei sola meriterebbe essere lodato in eterno. Sono fra l'altre cose in questo lavoro alcuni piedi e mani bellissime. Et ancora che quella sua maniera sia un poco dura, per la fatica ch'egli durava nelle cose che e' contrafaceva, si può nondimeno fra buoni e lodati artefici numerarlo.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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