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      Né ha restato nella resurressione de' morti mostrare il modo come essi de la medesima terra ripiglian l'ossa e la carne, e come da altri vivi aiutati vanno volando al cielo, che da alcune anime già beate è lor porto aiuto, non senza vedersi tutte quelle parti di considerazioni che a una tanta opera come quella si possa stimare che si convenga. Perché per lui si è fatto studii e fatiche d'ogni sorte, apparendo egualmente per tutta l'opera, e come chiaramente e particularmente ancora nella barca di Caronte si dimostra, il , quale, con attitudine disperata, l'anime tirate da i diavoli giú nella barca batte col remo, ad imitazione di quello che espresse il suo famigliarissimo Dante quando disse:
     
      Caron demonio, con occhi di bragiaLoro accennando, tutte le raccoglie;
      Batte col remo qualunque si adagia.
     
      Né si può imaginare quanto di varietà sia nelle teste di que' diavoli, mostri veramente d'Inferno. Ne i peccatori si conosce il peccato e la tema insieme del danno eterno. Et oltra a ogni bellezza straordinaria è il vedere tanta opera sí unitamente dipinta e condotta, che ella pare fatta in un giorno e con quella fine che mai minio nessuno si condusse talmente. E nel vero la moltitudine delle figure, la terribilità e grandezza dell'opera è tale, che non si può descrivere, essendo piena di tutti i possibili umani affetti et avendogli tutti maravigliosamente espressi. Avvenga che i superbi, gli invidiosi, gli avari, i lussuriosi e gli altri cosí fatti si riconoschino agevolmente da ogni bello spirito, per avere osservato ogni decoro, sí d'aria, sí d'attitudini e sí d'ogni altra naturale circunstanzia nel figurarli.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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